
Motori Diesel e futuro: che cosa accadrà nei prossimi anni?
Il destino delle auto con motori diesel, al contrario di quanto si dica, non è destinato all’estinzione.
L’Accordo di Parigi e il il Climate & Energy Framework 2030
[torna all’indice]
Il 25% di tutte le emissioni inquinanti di gas serra dell’Unione Europea deriva dal settore dei trasporti, e il 40% di questa rilevante percentuale deriva dai veicoli destinati al trasporto di passeggeri. Le normative europee, come l’Accordo di Parigi e il il Climate & Energy Framework 2030, prevedono di raggiungere i seguenti obbiettivi entro il 2030:
- Raggiungere il 40% di riduzione delle emissioni di gas serra (dai livelli del 1990);
- Almeno il 32% di energie rinnovabili;
- Migliorare del il 32,5% l’efficienza energetica.
In questo scenario, la transizione verso una mobilità sostenibile diventa imprescindibile. A giovarne saranno i veicoli elettrici, soprattutto per quanto riguarda le aree urbane. Per l’appunto, non emettono sostanze inquinanti, senza contare l’impatto sull’aria che è pari a zero.
Tutto questo segnerà la fine dei motori diesel? Non ancora!
Il futuro dei motori diesel
[torna all’indice]
Il quadro attuale in Italia dipinge un parco mezzi sempre più vecchio. Tuttavia, la transizione verso una mobilità totalmente green, oltre che inevitabile, sarà lunga e molto graduale.
Le auto elettriche stanno diventando molto più competitive, sia per quanto riguarda i costi, sia per quanto riguarda le performance, ma per un completo ricambio del parco mezzi, sarà necessario più tempo.
Infatti, la stessa Commissione Europea stima che nel 2030 la maggior parte dei veicoli in circolazione saranno ibridi, i quali avranno il motore per metà elettrico e per l’altra metà diesel o benzina.
Motori diesel: Euro 5 – Euro 6
[torna all’indice]
Tutti i veicoli immatricolati dall’1 settembre 2015 sono le auto Euro 6. Ovviamente, essendo vetture molto recenti, rispetto a quelle passate, sono molto meno inquinanti con sistemi e tecnologie all’avanguardia.
Tuttavia, nelle principali città italiane sono già stati avviati i primi provvedimenti per la riduzione graduale della circolazione di queste vetture.
Per esempio, a Milano dall’1 ottobre 2024, le auto Euro 6 non potranno più circolare all’interno dell’Area B.
Per chi possiede un veicolo Euro 5 (immatricolato dopo l’1 settembre 2009), invece, le regole saranno ancora più stringenti, ed il divieto di circolazione nelle principali città italiane scatterà nel l’1 ottobre 2025.
L’arrivo dell’Euro 7
[torna all’indice]
Sempre nel 2025, l’attuale Euro 6, dovrebbe essere sostituito con la normativa Euro 7, che prevede di stabilire le nuove soglie massime di emissioni inquinanti dei motori a combustione.
Purtroppo, la proposta definitiva del regolamento non è ancora stata presentata dalla Commissione Europea. Invece, sono presenti e costanti le preoccupazioni e le lamentele dell’intero settore automotive, il quale chiede maggiore chiarezza, in modo da definire i programmi di investimento e per poter affrontare la sfida della transizione verso la mobilità elettrica.
Una fine molto più lontana di quella annunciata, quella dei motori diesel: con il miglioramento della tecnologia del sistema SCR e l’utilizzo di miscele apposite per l’abbattimento dei Nox, è possibile ancora limitare l’impatto ambientale delle emissioni di questi veicoli.
Potrebbe interessarti anche: